PRO - Semplifica l'installazione di una rete di p.c. realizzando la base di una Intranet;
- Migliora la gestione di una rete di p.c. Linux.
- Semplifica veramente l'installazione e la gestione di una rete di P.C.
- Una effettiva semplificazione dell'installazione e della gestione di una rete di p.c. anche senza approfondite conoscenze di Linux e di reti TCP/IP.
- (versione 486) - Si riesce effettivamente a controllare l'installazione remota dei pacchetti (a parte l'installazione del server X per schede SVGA, XF86_SVGA, per il quale non c'è stato verso!)
- È possibile condividere l'accesso ad Internet tramite un modem collegato al server.
- La possibilità di riutilizzare con soddisfazione PC obsoleti come i 486 e 386, rispettivamente con un minimo di 8 e 4 Mb di RAM, con un sistema operativo migliore (sic!) del DOS. · Pro: (Versione 486) consente l'utilizzo l'ambiente grafico di Linux (X-Window) all'interno del quale è possibile lanciare programmi grafici come Netscape etc.
^top CONTRO - Pur semplificando notevolmente parecchie incombenze, ne mantiene alcune che possono comunque far perdere la pazienza anche agli utenti un poco più esperti;
- Sicuramente la documentazione presente sul sito non è sufficiente per consentire la realizzazione di una rete dotata di tutte le funzionalità indispensabili a un utente medio. (es. configurazione di stampanti grafiche e loro condivisione in rete!);
- Il modulo di gestione della rete e delle macchine non copre alcune funzionalità fondamentali (es. stampanti) e talvolta inganna l'utente (es. collegamento ad Internet) o comunque prevede una certa dimestichezza con la terminologia delle reti informatiche;
- L'installazione è semplificata ma con pochi messaggi di aiuto nel caso qualcosa vada storto. · Contro: (versione 486 server) l'installazione non abilita, per difetto, l'instradamento dei pacchetti IP rendendo impossibile la condivisione dell'accesso a Internet;
- (versione 386) fornisce un sistema utilizzabile, nella sostanza, solo in modalità alfanumerica, senza grafica (..e già questo dovrebbe bastare per scoraggiare chiunque .. anche quelli che ce l'hanno con Gates!);
- (versione 486) le prestazioni del p.c. sono migliori che utilizzando Windows 3.X, ma comunque mai quanto ci si aspetta, soprattutto se si lavora normalmente con macchine della serie Pentium II e oltre;
- (versione 486) per quanto riguarda il collegamento ad Internet, sembra errata la documentazione e ingannevole il menù di LinuxConf;
- La documentazione di eduLinux relativa alla configurazione dell'ambiente grafico X-Windows è nulla. Ciò costituisce un grosso ostacolo alla proponibilità di eduLinux, anche se le prestazioni, qualora l'utente riuscisse a installare comunque l'ambiente grafico, da dignitose in ambiente alfanumerico diventano abbastanza scadenti, ma comunque possibili!.
- La documentazione non prevede due diversi percorsi: uno per neofiti assoluti ai quali fornire una guida all'installazione più puntuale e con meno spiegazioni tecniche; una per utenti più smaliziati, riducendo così l'accesso a quella di Linux;
- Eventuali imprevisti durante l'installazione (e a noi sono capitati!) sono di difficile soluzione per l'utenza media;
- La documentazione non parla affatto della possibilità di configurare l'ambiente grafico X-windows, né come configurarlo, né come avviarlo, né come utilizzare il mouse, né come chiudere l'ambiente grafico e neppure a come chiudere il sistema. (ma non era rivolto anche ai non esperti di Linux?);
- La documentazione parla solo del browser testuale Lynx, mentre invece da X-window è comunque possibile fare le stesse cose usando Netscape (molto più lentamente!);
- Ci è rimasta qualche perplessità sul nome del sito locale dell'eduLinux LinuxConf module, che sembra essere differente da quello assegnato all'host in fase di installazione (viene utilizzato www.scuola.it a prescindere da nome che avete dato al server e ciò può portare a qualche equivoco, tanto più che tutto ciò non è scritto da nessuna parte!);
- (versione 386) - Fornisce un sistema utilizzabile, nella sostanza, solo in modalità alfanumerica, senza grafica ( ..e già questo dovrebbe bastare per scoraggiare chiunque .. anche quelli che ce l'hanno con Gates!);
- La normale utenza riuscirà a configurare con difficoltà l'interfaccia grafica utente di Linux su macchine 486 mentre non ci riuscirà affatto con la versione per 386;
- Anche ipotizzando di arrivare a configurare correttamente la scheda grafica, è abbastanza complicato riuscire ad installare una interfaccia utente sufficientemente amichevole, tipo GNOME che è simile a Windows 9x;
- Non è detto che sia così semplice trovare macchine 486 configurate con 8 Mb di RAM e tantomeno 386 con 4 Mb di RAM, e che soprattutto abbiano schede di rete;
- Esistono problemi sul reperimento di schede i rete compatibili ISA e di memoria RAM adatta da mettere su macchine così vecchie;
- Eventuali problemi di configurazione delle schede di rete possono essere difficilmente risolti personale dotato di sola buona volontà;
- La conoscenza pregressa di UNIX/Linux diventa necessaria se si vuole configurare stampanti e intervenire su altre problematiche (routine non abilitato);
- (versione 386- ) Non siamo riusciti a installare remotamente i pacchetti RPM. In conclusione: la fase di installazione può essere considerata positiva perché svincola l'utente inesperto di reti dalla conoscenza di talune problematiche di rete. In realtà la documentazione scarsa pesa molto negativamente sull'accettabilità di eduLinux. È molto grave che non ci sia scritto da nessuna parte che esiste un ambiente grafico, come lanciarlo, come operarvi sopra e come chiuderlo.
^top Proponibilità alle scuole: tra ideali e realtà La causa dell'OpenSource è scientificamente interessante e condivisibile in linea di principio. La natura libera e pluralistica della scuola italiana avrebbe potuto essere culla ideale di questi sw. Si potrebbe anche dire che, viste le risorse che le scuole hanno a disposizione, i software OpenSource che sono anche free (ovvero gratis), potrebbero essere una scelta auspicabile, e non solo etica. Il mondo del lavoro, della cultura, delle comunicazioni, insomma l'ambiente che ci circonda però non può, secondo il nostro avviso, prescindere dalla multimedialità. eduLinux, versione per 386, non fornisce questo requisito. EduLinux, versione per 486, invece lo soddisfa parzialmente. Da questo punto di vista, eduLinux si può definire un buon prodotto, è intelligente, aiuta veramente, ma presenta ancora lacune: nella documentazione, nella funzionalità e nelle prestazioni. A nostro avviso la versione 386 potrebbe essere utilizzata da qualcuno ma solo in ambiti di nicchia. Le prestazioni che offre, a fronte dello sforzo in aggiornamento richiesto ai docenti non specialisti, non giustificano la sua adozione. La versione 486 può essere proposta. Può parzialmente giustificare lo sforzo richiesto per adeguarsi al nuovo sistema operativo a patto di accontentarsi in termini di velocità. Naturalmente auspichiamo che la versione attuale di eduLinux (la 0.9) venga migliorata e perfezionata e sia disponibile un servizio di assistenza. Considerata la difficoltà, che già hanno gli informatici, ad adeguarsi allo stato dell'arte informatica, anche per la frenesia che la contraddistingue, abbiamo qualche dubbio sul coinvolgimento massiccio, ad eduLinux, di colleghi ormai abituati al loro percorso didattico (sic!). Dall'altro lato, esistendo (ormai solo per fortuna!) anche docenti che avendone i mezzi (strumenti!) si lascerebbero coinvolgere in questa rivoluzione, EduLinux può fornir loro buone gratificazioni. Già la disponibilità di browser Internet come Netscape rende EduLinux un soluzione sufficiente sia per la navigazione che per la produzione di pagine web. La possibilità di disporre di entrambi gli strumenti e di un sistema di gestione centralizzato della rete e delle macchine remote costituisce una soluzione molto allettante per coloro che devono occuparsi dei laboratori di informatica. In conclusione EduLinux non può chiaramente risolvere i problemi di una scuola poco dotata, ma può contribuire, a costo di un po' di fatica e a patto di accontentarsi della velocità, a migliorare l'offerta didattica orientandola all'attualità (Internet). ^top
|