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Venerdì 14 Settembre 2007 06:49 | |||||
There are no translations available. L'articolo esplora le possibilità di utilizzo delle distribuzioni GNU/Linux all'interno di chiavi di memoria USB. Distribuzioni USB Tutorial installazione di alcune distro su chiave USB Procedura generica per installazione su chaive USB GNU/Linux è un sistema operativo con molti pregi, uno dei quali la sua estrema versatilità e scalabilità. Le distribuzioni disponibili, ormai oltre 500, sono dedicate agli usi più disparati. Già da tempo è possibile trovarne alcune "portabili", predisposte cioè per essere contenute in un dispositivo di memoria rimovibile per seguirci ed essere sempre disponibili in caso di necessità. Inizialmente come memoria rimovibile veniva utilizzato, e si utilizza tuttora, il floppy disk. Ma la sua ridotta dimensione in termini di memoria lo rende utile solo per fini molto particolari, quali e.g. la creazione di un router o la disponibilità di una console testuale per emergenze. L'avvento delle cosiddette distribuzioni live ha richiesto maggiore disponibilità di memoria e quidndi esse utilizzano prevalentemente il cdrom o il dvdrom come supporto. Essi hanno il pregio di una maggiore dimensione, ma il difetto di essere utilizzabili solo in lettura. Ciò rende impossibile pertanto il salvataggio di configurazioni e dati nonchè l'installazione di ulteriori applicativi. Da qualche anno ha fatto la comparsa sui PC una nuova porta di collegamento, destinata a sostituire la vecchia e più lenta porta seriale: la porta USB . Tra i suoi pregi annovera maggiore velocità di trasferimento dei dati e la possibilità di inserzione e rimozione a caldo, cioè a PC acceso, dei dispositivi ad essa collegati. CIò ha provocato il proliferaredi dispositivi che utilizzano tale porta, quali fotocamere, telecamere, hard disk, schede di rete, etc. Ma quello che ci interessa oggi è la cosidetta chiave USB, che sta soppiantanto il floppy come dispositivi di memoria per il trasporto al seguito dei propri dati. La chiave USB è una memoria allostato solido, quindi a differenza di un hard disk, floppy o cdrom non ha parti in movimento, cosa che ne prolunga la vita rispetto a tali supporti. I primi modelli disponevano solo di pochi MB di memoria e le rendevano attraenti in pratica solo per il salvataggio dei dati. Con l'evoluzione tecnologica hanno poi assunto dimensioni maggiori, tali da far pensare ad altri utilizzi. Il software libero ha colto l'occasione con la nascita di nuove distribuzioni, chiamate mini-distribuzioni, che in una dimensione contenuta (50-100MB) potessero fornire i principali strumenti di lavoro come browser web, client di posta, suite da ufficio, client di messaging, e molti altri. Ciò è stato realizzato scegliendo opportunamente gli applicativi più adatti all'interno dell'enorme parco di programmi liberi disponibile, ma l'apertura del codice sorgente ha reso anche possibile la modifica dei programmi mediante il taglio delle funzioni ritenute non indispensabili ed una ottimizzazione del codice per ridurne le dimensioni ed i requisiti di potenza computazionale.. In realtà per tale scopo non è strettamente indispensabile porre il sistema operativo su chiave USB, anzi ciò rende l'operazione più complicata: i PC un po' datati non possono avviarsi da dispositivi USB, quindi è necessario avviarli con un floppy realizzato allo scopo che poi passi il controllo alla memoria USB. Questa può rivelarsi utile per diversi motivi.
Come è prassi per il software libero, ad un problema sono proposte sempre diverse soluzioni. Anche in questo caso le distribuzioni disponibili sono più d'una. Tra queste ricordiamo le più diffuse: Vediamone le caratteristiche principali. DSL è una distro orientata al desktop molto "leggera", nel senso della memoria richiesta: meno di 100MB. In questo ridottissimo spazio sono racchiusi una miriade di applicativi che consentono praticamente qualsiasi operazione che un tale uso richiede. Può essere utilizzata tramite vari supporti quali mini-CD, in finestra all'interno di un altro sistema operativo, su memory card tramite adattatore IDE e, naturalmente, su chiave USB. Com'è usuale per il software libero, la comunità supporta gli utenti con un wiki , diversi forum e blog.. Feather LinuxFeather Linux fa fede al suo nome (piuma): è contenuta in soli 128MB, Questo permette di installarla su CD o chiave USB. Gli applicativi disponibili son molto numerOSI. La sua vocazione principale è il desktop, ma contiene diversi applicativi che la rendono utile anche ad un amministratore di sistemi. Anch'essa dispone di wiki e forum di supporto. PuppyPuppy Linux è una mini distribuzione orientata al desktop. Può essere installata su diversi supportiquali CD, hard disk interni o esterni e chiave USB. Sul sito ufficiale è specificato che è contenuta in 28-72MB. Dispone di molti applicativi . Dispone di un sito per la documentazione, una chat , Altre mini distribuzioniChi avesse esigenze particolari troverà in rete altre proposte. Esistono mini-distro per usi diversi, tra le quali trovare quella più vicina alle proprie esigenze. Alcuni siti possono semplificare la ricerca: Distribuzioni Linux per PC aggiornatiIl continuo miglioramento tecnologico invesste anche le chiavi USB che nel tempo hanno accresciuto notevolmente la propria dimensione mantenendo contenuti i prezzi. Attualmente sono in commercio memorie flash che possono contenere fino a 8GB di dati. Si ricorda inoltre che essendo una memoria allo stato solido non ha parti in mvimento. È sensato prevedere una durata media e quindi permanenza dei datisalvati molto superiore (almeno il triplo) di un normale harddisk. Con simili dimensioni di memoria si apre un'ulteriore possibilità inserire nella chiave USB non una distribuzione ridotta ma una qualsiasi distribuzione, disponendo così di una scelta che spazia ormai tra oltre 500 possibilità. Ovviamente in questo caso non ci si rivolge ad un utilizzo su PC obsoleti, ma lo scopo è quello di avere sempre disponibile il sistema operativo preferito ovunque si vada, a patto di disporre di un PC aggiornato il cui BIOS consenta l'avvio da dispositivi USB. In questo caso il sistema operativo si troverà ad ogni avvio in presenza di hardware differente, per cui è necessario che disponga di un buon riconoscimento hardware con il supporto per il maggior numero possibile di dispositivi. Ovviamente si utilizzeranno quindi distribuzioni Live , realizzate con questo scopo. Abbiamo diversi percorsi per raggiungere lo scopo:
Distribuzioni USBIn Internet esistono diversi siti che propongono una panoramica delle distribuzioni GNU/Linux esistenti, e.g. LiveCDList. All'interno dell'elenco si possono cercare le distribuzioni già distribuite per un'installazione su chiave USB o nella cui documentazione è spiegato come realizzare ciò. Ve ne proponiamo qualcuna, ma potete cercare nell'elenco altre distribuzioni che ritenete più confacenti alle vostre necessità. A voi l'onere della prova. Tutorial installazione di alcune distro su USBForniamo ora alcuni riferimenti per reperire in rete tutorial per installare le ditribuzioni più famose. Teniamo presente che alcune di esse come Debia, Ubunt, Knoppix vantano molte distribuzioni derivate, che con ogni probabilità sarà possibile installare con la medesima procedura. Procedura generica per installazione su chiave USBSe invece si vuole installare una qualsiasi distribuzione, si può provare con la procedura indicata sul sito
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Ultimo aggiornamento Martedì 12 Maggio 2009 08:13 |