Perchè fare siti scolastici accessibili |
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Tuesday, 18 September 2007 09:35 | |||
Ci sono tanti buoni motivi per fare un sito scolastico accessibile, ti proponiamo questa piccola collezione di ragioni raggruppate per tipologie. RAGIONI LEGISLATIVENel Luglio 2003 il Parlamento ha discusso l'approvazione della proposta di Legge N3486 denominata comunemente Legge Stanca dal nome del Ministro dell'Innovazione Tecnologica e Scientifica che l'ha elaborata. Essa prevede che tutte le aziende di pubblica utilità abbiano a disposizione sei mesi a partire dalla data di approvazione della Legge per adeguarsi. In particolare, i loro siti dovranno: essere progettati in modo da assicurare la loro consultazione anche da parte di cittadini diversamente abili, garantendo il livello minimo di conformità alle linee guida come definite a livello internazionale nell'ambito dell'iniziativa Web accessibile del Consorzio mondiale del Web (W3C). La legge, prevede inoltre, sanzioni amministrative da 500 a 3000 euro, per quelle aziende pubbliche che non provvederanno all'adeguamento. RAGIONI DIDATTICHEDa diversi anni, In Italia c'è la piena integrazione degli alunni in situazione di handicap all'interno delle scuole. Se oltre a questo elemento si considera l'introduzione dell'obbligo formativo, si comprendono le ragioni di un leggero ma netto incremento del numero di disabili nella scuola italiana, che attualmente è attestato attorno al 1,5% degli alunni totali iscritti ("Handicap in Cifre" dato a.s. 1999/2000), distribuiti per il 98% nelle scuole statali. Stiamo parlando di una popolazione scolastica di 130 mila studenti in scuole di ogni ordine e grado che quotidianamente cerca nella scuola occasioni di integrazione. Ma non è solo una questione di numeri. Ci sono anche ragioni educative che coinvolgono tutta la scuola. Qualsiasi insegnante può confermare che nel momento in cui la scuola promuove iniziative di integrazione aventi come oggetto i disabili, gli effetti positivi ricadono su tutta la comunità. E spesso non solo quella scolastica. Gli sforzi per migliorare l'inserimento dei disabili aumentano sia da parte degli altri studenti, che da parte di tutte le persone coinvolte nelle attività. RAGIONI TECNOLOGICHEQuando si costruisce un sito bisogna fare uno sforzo notevole di pensare a tutti i possibili utenti . A maggior ragione se il sito è di una scuola dove è probabile che l'utente possieda un sistema operativo o un browser obsoleto, oppure una connessione internet molto lenta. Le statistiche al riguardano parlano chiaro : il sistema operativo più diffuso nella scuola, attualmente è Windows 98 (fonte questionario OTE e indagine IBM). Come abbiamo visto nell'introduzione, tutti questi utenti si possono trovare in condizione di disabilità tecnologica qualora il sito che stiamo creando contenga tecnologie incompatibili con le loro.
RAGIONI ETICO-DEONTOLOGICHEIl sito scolastico è uno strumento in dotazione alle scuole da poco tempo. Stiamo imparando tutti a conscerlo e usarlo nel migliore dei modi. Può assolvere a diverse funzioni: vetrina per gli studenti e per la scuola, mezzo di scambio di esperienze tra scuole. E' uno strumento potente e flessibile, però non bisogna dimenticare che la sua funzione più importante è di servizio a carattere pubblico. Il sito web di una scuola contiene informazioni e deve mettere nella condizione tutti i suoi utenti di poter accedere almeno ai contenuti essenziali.
RAGIONI PRATICHEMolti dei siti scolastici da noi testati contengono soluzioni tecnologiche sofisticate ma per niente accessibili. Animazioni flash anche strabilianti, Gif animate sofisticate, complicati banner. Sono tutti esempi di elementi che indicano che le scuole fanno un notevole sforzo per migliorare il loro sito e questo sforzo è in crescita negli ultimi anni. Purtroppo però il miglioramento del sito è sempre inteso come miglioramento grafico, mai come miglioramento della sua accessibilità. Con la metà del tempo che si spende per creare una complicata animazione flash si potrebbe rendere il sito accessibile agli ipovedenti, almeno la sezione di interesse pubblico.
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Last Updated on Friday, 09 November 2007 07:42 |