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Il Diritto della Rete Globale
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Un primo contributo che inquadra da un punto di vista teorico problematiche complesse come quelle legate al Dirittto della Rete. Giovanni Sartor -Ordinario di Informatica Giuridica e Filosofia del Diritto, CIRSFID, Università di Bologna - ci ha permesso di pubblicare una sua relazione. Il tema del diritto è ormai ineludibile. Non possiamo pensare ad Internet senza un preciso contesto, un perimetro che permetta alla persone di poter comunicare e rappresentarsi.
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Siti scolastici
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È utile ricordare che il Regolamento di attuazione e la Legge n. 4 del 2004 Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 13 del 17 gennaio 2004 si applica alle pubbliche amministrazioni e ai servizi di pubblica utilità. A tal proposito è necessario anche ricordare che come riportato nell'articolo 4 comma 2 " I soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, non possono stipulare, a pena di nullità, contratti per la realizzazione e la modifica di siti INTERNET quando non è previsto che essi rispettino i requisiti di accessibilità stabiliti dal decreto di cui all’articolo 11. I contratti in essere alla data di entrata in vigore del decreto di cui all’articolo 11, in caso di rinnovo, modifica o novazione, sono adeguati, a pena di nullità, alle disposizioni della presente legge circa il rispetto dei requisiti di accessibilità, con l’obiettivo di realizzare tale adeguamento entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto." Accessibilità non solo del prodotto web ma anche del materiale formativo e didattico utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado. I siti scolastici che soddisfano i requisiti minimi di accessibilità sono elencati in un'apposita pagina e sono, per quanto ci riguarda, buoni esempi di realizzazioni di un sito accessibile. L'elenco delle scuole fino ad oggi valutate è on-line nell'apposita pagina. Poche soddisfano i requisiti minimi di accessibilità. Le cause principali che determinano la non rispondenza ai criteri di accessibilità dei siti scolastici esaminati sono da ricercare nella volonta di creare siti troppo artigianali oppure troppo sofisticati. Entrambe le ipotesi, apparentemente in antitesi, conducono a realizzare delle pagine web che tengono poco in considerazione lo scopo principale che il sito dovrebbe avere e cioè quello di servizio a carattere pubblico. Se il sito web fosse pensato in tal modo si eviterebbero home page realizzate in flash e sottofondi musicali, effetti javascript ed altro. Tutte cose fuorvianti, mediate dal mondo della comunicazione e della grafica artigianale, che riflettono un utilizzo del web a guisa di spot pubblicitario e che ne compromettono gravemente l'accessibilità. Potete trovare indicazioni utili su come costruire le pagine del vostro sito scolastico nel rispetto dei criteri dell'accessibilità. Apprendere e rispettare gli standard web è molto più facile di quanto non sembri. In rete esistono ottime risorse, tutorial e notizie che con un minimo sforzo permettono la realizzazione di un sito web che risponde ai minimi requisti di accessibilità. Bastano poche regole per ottenere un risultato più che dignitoso. Il miglior consiglio è quello di utilizzare continuamente uno o più dispositivi utilizzati dai portatori di handicap per leggere i contenuti delle paqine appena create (i browser vocali) Spesso le pagine web sono pensate in modo convenzionale. Ovvero si adattano al video non alla stampa, tantomeno a screen reader e browser Braille e dulcis in fundo ai PDA. Gli effetti rollover sulle immagini, i menu a comparsa ed altri abbellimenti sono praticamente inutilizzabili dai portatori di handicap che non possono utilizzare il mouse. L'utilizzo di editor WYSIWYG può produrre codice superfluo o, peggio, l'inserimento di estensioni proprietarie. A tal proposito la conoscenza del nucleo fondamentale del metalinguaggio HTML così come è stato pensato ed approvato dal W3C è quanto meno necessaria e imprescindibile per operare sul codice della pagina web adattandola alle esigenze volute. Il W3C (acronimo di World Wide Web Consortium), il consorzio internazionale che si occupa di sviluppare linguaggi e linee guida per il mondo web, mette a disposizione linguaggi ben distinti per strutturare i contenuti e per l'impaginazione: - HTML/XHTML (Hyper Text markup Language);
- CSS (Cascade Style Sheets).
XHTML definisce la struttura dei contenuti (p.e. intestazione, corpo, pie di pagina e al loro interno contenuto principale, contenuto secondario, navigazione principale e così via). Le differenze sostanziali tra HTML e XHTML sono le seguenti: - Tag e attributi vanno scritti in minuscolo;
- I tag vanno sempre chiusi. Eventuali tag vuoti (p.e. img, br, hr) possono essere chiusi inserendo prima della > il segno / preceduto da uno spazio;
- I valori degli attributi devono essere chiusi fra i doppi apici.
CSS (fogli di stile a cascata) specificano una serie di regole da associare ai vari elementi che compongono la pagina, indicando al browser come presentare i contenuti. L'associazione alle pagine del sito del foglio di stile avviene tramite un file esterno che permette: - La creazione di un unico CSS da associare a tutte le pagine e uniformando l'aspetto del sito; modifica e aggiornamenti di particolari aspetti avvengono solo modificando il file CSS e si ripercuotono sull'intero sito;
- È possibile cambiare completamente l'aspetto del sito agendo su un unico file senza modificare il codice XHTML;
- È possibile definire fogli di stile specifici per la stampa del sito o la visualizzazione tramite particolari dispositivi.
^top
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Contenuti in rete
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Fino a pochi anni fa i contenuti erano trasmessi quasi unicamente attraverso la carta stampata. Ciò implicava, almeno per i contenuti destinati a consolidarsi nel tempo, tempi di aggiornamento piuttosto lunghi, dell'ordine dei mesi se non degli anni. Ogni autore, come stabilito dalla Convenzione di Berna e da altre norme internazionali, è titolare di tutti i diritti della sua opera e la tutela è automatica; non è necessario che l’autore registri l’opera o apponga un avviso di copyright. Secondo il modello tradizionale all'editore sono ceduti in toto i diritti patrimoniali, mentre i cosiddetti diritti morali (ad esempio il diritto al riconoscimento della paternità dell'opera) restano inalienabili. Con Internet è diventato possibile ed alla portata di tutti la produzione e distribuzione di documenti attraverso la rete. Questo ha portato alla modifica di alcune caratteristiche nel meccanismo di pubblicazione. Per citarne alcune: - è sempre più facile per qualunque autore poter pubblicare
- i documenti sono aggiornati con frequenze molto più elevate
- spesso i documenti sono prodotti a molte mani attraverso la collaborazione via web
- i documenti spesso sono contributi quantitativamente limitati, ma di larga diffusione
Oggi chi vuole pubblicare su Internet opere di cui è autore può farlo facilmente. Anche in un contesto telematico, alle opere creative viene applicato un regime standard di copyright, secondo cui tutti i diritti sono riservati all'autore ("All rights reserved") Se l’autore non vuole ricorrere al meccanismo di pubblicazione attraverso l’editore, cui cedere i diritti di sfruttamento della sua opera, come tradizionalmente si è sempre fatto, ma vuole che la sua opera circoli liberamente, magari su Internet, può decidere quali dei suoi diritti cedere a titolo gratuito ed a quali condizioni. Per fare un esempio, può decidere che chiunque possa utilizzare e modificare la sua opera, purchè venga sempre attribuita la paternità all'autore originario ed a condizione che si mantengano le stesse condizioni di distribuzione anche alle successive modifiche dell’opera. Insomma i diritti sono tutti dell’autore, che può, se vuole, “rilasciarne qualcuno” a suo piacere e dispone, come vedremo fra poco, degli strumenti per farlo. Parliamo di strumenti “legali”, ovvero di licenze pensate proprio a questo scopo: le licenze Creative Commons. Sono un set di licenze pensate per mantenere alcuni diritti per l'autore pur consentendo molte libertà al fruitore dell'opera pubblicata, graduando tali prerogative secondo la volontà dell'autore. Le scuole non solo utilizzano contenuti pubblicati secondo le modalità tradizionali dell’editoria, ma sono anche produttrici di contenuti propri. Tali contenuti solo raramente arrivano ad avere caratteristiche tali da essere d’interesse del mercato editoriale, ma sono una sorgente utile e spesso anche di eccellente qualità. Le scuole possono trovare in tali tipologie di licenze una soluzione agevole e rispondente a molte necessità. Abbiamo cercato di ipotizzare alcuni alcuni esempi di utilizzo delle licenze Creative Commons per la pubblicazione di documenti tipicamente prodotti in ambito scolastico. Questo stesso sito, per favorire la massima diffusione dei contenuti, è pubblicato con una una licenza Creative Commons, che ne disciplina l'utilizzo. Creative Commons è un progetto sorto nel 2000 con la collaborazione delle Università di Harvard e Stanford con lo scopo di creare degli strumenti tecnologici e giuridici in grado di tutelare gli autori di contenuti prodotti per alcune tipologie di lavori creativi quali siti web, corsi scolastici online, ecc... Gli scopi e la struttura delle Licenze di Creative Commons sono illustrati da Simone Aliprandi, nella brochure, pubblicata sotto licenza Creative Commons, liberamente scaricabile dalla rete. Può risultare utile anche la lettura della documentazione "Breve introduzione al modello copyleft" consultabile all'indirizzo http://www.copyleft-italia.it/documenti/copyleft-in-breve.htm che apre il libro "Compendio di libertà informatica e cultura open" http://www.copyleft-italia.it/compendio.
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Accessibility of school web sites
( 15 Articles )
Accessibility is a new word, appearing in the Web since a few years, but it's meaning is simple:To make access to the Web possible for everyone.The goal is to remove or at least lessen all barriers that prevent millions of people to accessing Web. People with disabilities of all kinds, or users who have an early version of a browser, are part of a population completely ignored by Internet and constantly growing. We must send a clear sign to break this trend. It sounds embarrassing to think that after all technological and social achievements we still have to remind this problem. Correct use of applications and assistive technologies can now contribute to make persons with disabilities more independent, improving their social participation, access to culture and to recreational activities, work integration and economical self sufficiency. Accessibility in school and Osservatorio Tecnologico School, as an institution, involves in different ways many components of society (students, parents, teachers, technology companies). For this reason school has to face accessibility problem in a practical way, according to its basic principles. This section of OTE's site has been designed and realized according to these guidelines. This didactic section has the following purposes: - To inform on the main tools and techniques to implement accessibility;
- To evaluate accessibility in school web sites giving as a feed back specific recommendations
- To constantly relate the national and international news on this issue
- To submit to web sites developers an explanation of the guidelines and more advanced theories
Our experience To publicize accessibility in an accessible way. That has been our starting point some years ago, and we are still acting according to it.. As a result, OTE Web site complains with all applications, as is testified by its many validations. This has been achieved with an accurate usability test viewing the whole site through a vocal browser (Home Page Reader, free Trial version available in the IBM Web site) and also submitting our Web site to Bobby validator . Our partnership with Istituto David Chiossone for blind persons in Genoa led us to a better understanding of the validator's reports and to find better technologic solutions. To understand how a person with visual disability perceives the screen it's most useful to find solution for Web site accessibility. All the experience acquired to attain the maximum accessibility level in OTE Web site is constantly made available to schools by our staff through our two main services : the didactic section and the school web site test section.
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E-learning
( 25 Articles )
L’utilizzo diffuso di tecnologie sempre più performanti e la nascita di bisogni di apprendimento individuali hanno condotto all’affermarsi dell’e-learning sia in contesti aziendali sia all’interno della Pubblica Amministrazione che, ovviamente nel settore più peculiarmente votato all’apprendimento: Università e Scuole. L’e-learning rappresenta un nuovo paradigma di riferimento per pensare, progettare e gestire la formazione a distanza, capace di garantire rapidità; flessibilità; controllo dei costi e soprattutto capillarità di diffusione. Per questo è indispensabile che nelle scuola siano conosciute non solo le caratteristiche generali dell’e-learning, ma anche le piattaforme, ovvero gli strumenti tecnologici da usare per realizzare corsi in e-learning. Cercheremo dunque di identificare quali sono i parametri che caratterizzano una piattaforma, quali le principali piattaforme commerciali e quali le piattaforme open source, dopo avere descritto i correnti scenari del mondo open source in questo settore. L’affermarsi di nuovi paradigmi formativi, che si affiancano a quelli tradizionali, è spesso accompagnata da nuovi obiettivi e dalla necessità di formare nuovi profili professionali. L’importanza crescente che assumono nelle società contemporanee i fattori immateriali della produzione, infatti, ha comportato un investimento sempre più rilevante in capitale intellettuale e quindi in formazione. Per quest’insieme di ragioni, i progetti di formazione in modalità e-learning comportano spesso implicazioni di carattere organizzativo, tecnologico e metodologico che devono essere tenuti in debita considerazione già in fase di progettazione, fase che acquista dunque una peculiare importanza. Le scelte progettuali possono essere molteplici, alla luce delle diverse condizioni oggettive e strettamente legate alle specifiche esigenze della domanda formativa. Tutte partono però da una premessa cardine: in un processo di e-learning l’attenzione deve essere incentrata sull’utente che deve essere in grado di partecipare attivamente. Non è un caso che il processo formativo non si esaurisce nella mera diffusione di materiale in rete, ma permette l’utilizzo di una serie di servizi che consentono la comunicazione, l’interazione e autovalutazione, tutti aspetti che verranno analizzati nel corso della trattazione. Un istituto che intende approntare un servizio di e-learning dovrà, per gestire in maniera adeguata le diverse attività, suddividere l’intero progetto in fasi procedurali e cronologiche, conseguentemente dovrà definire i ruoli delle persone che a vario titolo sono coinvolte nelle fasi del progetto. E’ importante, inoltre, che l’istituto analizzi i prerequisiti per il progetto di e-learning come dotazione informatica e situazione organizzativa. Infine il progetto dovrà da un lato seguire metodologie didattiche che migliorino la qualità di apprendimento da parte dei discenti, dall’altro proporre contenuti informati a criteri qualitativi ormai codificati negli standard.
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Navigazione sicura
( 8 Articles )
La diffusione di Internet rende sempre più critico il problema della navigazione protetta e, più in generale, delle responsabilità che la scuola ha nei confronti degli studenti in rete. I punti di criticità che emergono sono: - l'uso della posta elettronica;
- la navigazione sul Web;
- la partecipazione a forum o chat di discussione;
- lo spamming;
- la diffusione della netiquette;
- la necessità di adottare nelle aule e laboratori telematici delle policy condivise di utilizzo.
Oltre ad essere evidente la necessità della presenza dell'insegnante come guida durante le sessioni, si rende indispensabile l'adozione di soluzioni che proteggano i minori che navigano sulla rete. Uno strumento utile per agevolare la navigazione in rete ai bambini sono i Browser appositi. Alcune realtà scolastiche hanno realizzato soluzioni per:
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Rappresentazione della conoscenza
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Per trasmettere in modo chiaro su Web dei contenuti necessario che essi vengano organizzati logicamente nel modo più chiaro possibile. Il problema della rappresentazione della conoscenza è quindi un problema chiave per una buona leggibilità su Web. Iniziamo ad affrontarlo parlando di come rappresentare, anche visivamente, l'articolazione di un sito mediante le " mappe concettuali". Possiamo definire una mappa concettuale come uno strumento per rappresentare conoscenza strutturata in cui evidenziamo quali sono gli oggetti del discorso, i concetti che vogliamo evidenziare, il percorso del ragionamento ed i legami fra i concetti espressi. La Mappa concettuale è quindi uno strumento di visualizzazione dei concetti rappresentati in un sito.
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