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Lo sviluppo di mezzi di comunicazione sempre più veloci e ricchi di funzionalità favorisce certamente la distribuzione di contenuti ad ambiti sempre più allargati. I mezzi di comunicazione tecnologicamente più avanzati non soppiantano, ma si affiancano ai metodi tradizionali, quali la diffusione orale e la carta stampata. Le scuole sono per propria missione fruitrici e produttrici di contenuti. La facilità di accesso alle informazioni non deve trarre in inganno. Essa non implica la libertà di utilizzo dei contenuti a cui si ha accesso, la cui fruibilità è regolamentata da una precisa normativa. Se i contenuti sono messi a disposizione senza specificare alcun tipo di licenza, la legislazione vigente concede a queste opere una protezione completa, non consentendo alcuna forma di copia o di distribuzione senza esplicito permesso dell'autore o dell’editore. Le scuole, come tutti i soggetti giuridici, sono tenute all'osservanza di tale normativa ogniqualvolta utilizzano opere di proprietà intellettuale altrui. Ma l'interesse per questo aspetto è duplice, in quanto le scuole e le sue varie componenti sono anche produttrici di contenuti. Se pensiamo ad alcune attività spesso presenti nelle scuole, possiamo focalizzare meglio l'argomento. Giornalino scolastico Molte scuole di ogni ordine e grado realizzano con i propri allievi un giornalino scolastico per molteplici finalità, quali in primis l'aspetto didattico ma anche attività di promozione e di integrazione col territorio Docenza L'attività di docenza, anche intesa come contributo giornaliero, spesso porta a produrre materiali da distribuire all'interno o all'esterno dell'istituzione, quali esercizi, dispense ed altri materiali didattici, ma anche interventi a seminari e congressi Amministrazione Anche l'attività amministrativa produce molti contenuti quali circolari, regolamenti, servizi al pubblico ed altro ancora. Sito web Sempre più spesso le scuole si dotano di un sito web il cui utilizzo può essere molto vario e spaziare da attività di semplice promozione, a mezzo di comunicazione con l'esterno in particolare con studenti e famiglie fino a diventare un punto di accesso a documenti ed informazioni, e magari ospitare piattaforme di e-learning. È chiaro che in tutti questi casi è necessario porsi il problema di come si intendono distribuire i vari contenuti e quali diritti concedere a chi vi accede. È cioè importante decidere se usufruire appieno della normativa attuale sul diritto d'autore mantenendo per sé tutti i diritti e vietando quindi qualsiasi forma di copia modifica integrazione e distribuzione, oppure decidere di aprire in qualche modo le proprie opere concedendo alcuni diritti ai fruitori senza rinunciare alla paternità dell'opera, utilizzando delle licenze che prevedano espressamente tale possibilità. In quest'ultimo caso possiamo optare tra la creazione di una propria licenza, oppure utilizzare delle licenze che qualcuno ha predisposto per favorire tali modalità di fruizione, come le Creative Commons. Per le scuole, le Creative Commons possono offrire nuove opportunità. Se pensiamo ad alcune attività spesso presenti nelle scuole, possiamo focalizzare meglio l'argomento. In molti casi è auspicabile una condivisione con altri del materiale prodotto e l'adozione di una licenza Creative Commons può essere utile. Queste ultime sono testi elaborati da esperti in campo legale e di facile reperibilità in rete. Una licenza “standardizzata”: - è patrimonio della collettività, ed in quanto tale si presume che in caso di attacco legale sia maggiormente supportata in quanto condivisa da molti
- il suo utilizzo consente di avere su di essa riferimenti facilmente accessibili sul web
- i testi sono pensati da esperti legali, evitando all'autore gli oneri economici relativi
- la sua maggiore diffusione rende il fruitore dell'opera più cosciente dei suoi diritti e doveri nei confronti del documento e dell'autore
Queste attività spesso portano alla stesura di vari tipi di documenti e contenuti, cartacei e digitali. Associare ad essi una licenza Creative Commons significa scegliere fra le varie possibilità che tale set di licenza offre. Ricordiamo come le licenze Creative Commons sono generate dalle varie combinazioni delle quattro prerogative dell’autore: - 1. Attribuzione
- I contenuti posti sotto questa licenza possono essere liberamente copiati, distribuiti, mostrati ed eseguiti a patto che chi li utilizza in tali modi citi chiaramente fonte e autore.
- 2. Non commerciale
- L'autore che pone i contenuti sotto questa licenza, permette agli utenti di copiarli, distribuirli, mostrarli ed eseguirli a patto che non vengano utilizzati per scopi commerciali.
- 3. No opere derivate
- L'autore permette che la propria opera sia copiata, mostrata ed eseguita sotto forma di copie inalterate. L'autore, quindi non permette che la propria opera venga modificata in alcun modo
- 4. Condividi allo stesso modo
- L'autore permette che la propria opera venga modificata a patto che le copie-figlie vengano distribuite sotto licenza identica a quella dell'originale-madre. Ovviamente questa licenza è incompatibile con quella "No opere derivate" che impediva la creazione di copie modificate.
Ad alcuni comuni tipi documenti prodotti dalle scuole e dagli insegnanti abbiamo provato, a titolo di esempio, ad abbinata una specifica licenza Creative Commons. INTERVENTO A CONGRESSO O SEMINARIO I docenti spesso partecipano con un proprio contributo a congressi o seminari. Supponiamo che il docente voglia che il suo documento, in forma integrale, possa essere distribuito liberamente per fini non commerciali. Applicherà una licenza Creative Commons: Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.0    MATERIALE DIDATTICO PER LEZIONI Durante la loro attività professionale i docenti integrano i libri di testo con appunti, esercizi, dispense o altro materiale didattico. Supponiamo che il docente voglia che altri colleghi (o, perchè no, studenti) possano operare sul documento, migliorandolo ed espandendolo. Supponiamo, inoltre, che voglia anche consentire che tale materiale possa essere inserito in prodotti commerciali, ma a condizione che venga mantenuta la caratteristica di libera diffusione dell'originale (e.g. per la realizzazione di dispense da parte di cooperative, mantenendo la libertà di copia.). Questa clausola si chiama Share Alike (Condividi allo steso modo) e trasmette tali vincoli alle opere derivate. La licenza Creative Commons adottata potrebbe essere: Attribuzione - Condividi allo stesso modo 2.0  Se invece l’autore vuole vietare ad altri la possibilità di sfruttamento commerciale potrà utilizzare una licenza Creative Commons: Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.0    TRATTATI Supponiamo che l’autore desideri che il suo lavoro trovi una prosecuzione anche da parte di altri, mantenendo però il lavoro in ambiti non commerciali e conservando le stesse caratteristiche per le opere derivate. Potrà applicare una licenza Creative Commons: Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo 2.0    DOCUMENTO A LARGA DIFFUSIONE Ci sono documenti per i quali l'aspetto più importante è la diffusione, anche attraverso mezzi commerciali. È il caso, ad esempio, di documentazione relativa a manifestazioni ed eventi o la produzione di materiale con scopi promozionali dell'Istituto Scolastico. In questo caso è importante mantenere inalterati i contenuti per evitare una deformazione dell'immagine rispetto a quella desiderata. Attribuzione - Non Opere Derivate 2.0   LIBRO DI TESTO LIBERO Scuole e singoli docenti talvolta producono (e lo fanno più spesso di quanto non si pensi…) veri e propri libri di testo. Se vogliono che essi siano liberamente distribuibili, ma non a scopo commerciale, e vogliono anche consentire ad altri successivi approfondimenti, miglioramenti e correzioni, possono adottare una licenza Creative Commons: Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo 2.0    Come nel caso del materiale didattico, si può decidere invece di consentire lo sfruttamento commerciale con: Attribuzione - Condividi allo stesso modo 2.0   REGOLAMENTI, POLICY, ... La scuola è un organismo complesso che necessita di precise regole di comportamento. Il lavoro di preparazione di norme e regolamenti è lungo e complesso. Perché non metterne a disposizione di altri i frutti? L'utilizzo in ambito commerciale di per sé non pregiudica il lavoro svolto, né è strettamente necessario mantenere su tali tipi di documento, sulla cui stesura incide in modo sostanziale la specificità dell'organizzazione, la licenza inalterata per i documenti derivati. In tal caso la scelta della licenza Creative Commons sarà: Attribuzione  ALCUNE CONSIDERAZIONI GENERALI Va osservato come la scelta della licenza sotto cui pubblicare un’opera avrà molte conseguenze, a volte difficili da prevedere, nel tempo. E questo è tanto più importante quanto più l’opera avrà successo, circolerà, sarà conosciuta, etc.. E’ importante, come sempre, conoscere le possibili opzioni per fare una scelta consapevole. Per esempio il documento che state leggendo è, come tutto il sito dell’Osservatorio Tecnologico, rilasciato sotto licenza Commons Attribuzione-Non Commerciale-Condividi allo stesso modo 2.0 Italia. Chi vuole dunque riprodurre o modificare non a scopo commerciale tale documento lo può fare, a patto che citi la fonte e che l’opera “derivata” sia sottoposta allo stesso tipo di licenza. Chiunque può farlo, in modo assolutamente legale, senza necessità dunque di richiedere alcuna autorizzazione ulteriore. Se invece qualcuno volesse inserire questo documento all’interno di un’opera a fini commerciali non può farlo. Può chiedere esplicitamente l’autorizzazione, che può venirgli concessa o meno.
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