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Edulinux 0.9 - valutazioni Print E-mail
Wednesday, 12 September 2007 09:53

 

 

Modalità di installazione

Tempi di acquisizione

Tempi di installazione

Tempi di avviamento

Caratteristiche Hw richieste

Difficoltà nell'installazione

Esistenza, qualità e completezza della documentazione

Possibilità di assistenza on-line

Cosa ne pensiamo

Pro e Contro

Redattori

La valutazione è stata fatta tenendo conto delle finalità che si propone il progetto e quindi calandoci, per quanto possibile, nei panni di chi non possiede un'ottima/buona conoscenza di UNIX/Linux.

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MODALITÀ DI INSTALLAZIONE

Dopo esservi procurati, tramite il sito Internet dell'OpenSource, i file di eduLinux veri e propri tramite. Dopo esservi procurati il CDrom tramite richiesta via fax (in linea teorica) oppure andandolo a cercare da qualcuno che magari sapete ne sia in possesso. Per creare i 5 floppy che servono dovrete utilizzare il p.c. sul quale avete scaricato i file di eduLinux, che probabilmente avrà Windows 95/98 e un unità CDrom. Tramite quest'ultima cercate e lanciate l'utility "rawrite", che si trova nella directory DOSUTILS del CDrom di Linux, la quale vi chiederà un nome di file e alla quale dovrà essere fornito il percorso completo di uno dei file che sono stati scaricati dal sito, oltre che un floppy vuoto nell'unità floppy.

È necessario ripetere il procedimento per tutti i cinque file scaricati. Dopo aver creato i due floppy per la versione 486 e i tre floppy per la versione 386 potreste iniziare l'installazione vera e propria. In realtà conviene stampare la documentazione che trovate sul sito e magari cercare la documentazione dell'Hardware che avete a disposizione. Viste le premesse del progetto abbiamo realizzato una rete con un server 486 Dx2 66 (con scheda grafica cirrus 5429 fornita di 1 Mb di RAM, 16 Mb di RAM, un h/d di 540 Mb e una scheda di rete 3com 509B) e un client (versione 386) con un 486 / 33 (con scheda grafica Tseng Lab ET4000 fornita di 1 Mb di RAM, di un H/D da 540 Mb, 4 Mb di RAM e una scheda di rete Artisoft AE2).

Successivamente abbiamo trasformato il client 486, aggiungendo 4 Mb di RAM e installando eduLinux versione 486 modalità client. Inserito il primo floppy sulla macchina che sarà server è necessario ricordarsi di recuperare il CDrom che avrete lasciato nell'unità CDrom del PC Windows dove avete creato i floppy (a meno che non utilizziate lo stesso!) e di inserirlo nell'unità della macchina che volete rendere server. Altrimenti potreste imbattervi in un messaggio di errore (mount .. /dev/hdb etc..) che se non avete mai lavorato con UNIX vi potrebbe lasciare interdetti. Tra i vari messaggi viene richiesto il tipo installazione che volete fare: ovviamente dovrete scegliere quella come server.

Dopo qualche messaggio di conferma tutto dovrebbe svolgersi in automatico fino a quando vengono chieste informazioni per il mouse: tipo, porta seriale e, per la rete, nome di dominio e dell'host (sarà chiaro a tutti?) Forniti questi dati verrà richiesto di rimuovere il primo floppy e di inserire il secondo. Comparirà dopo poco il messaggio che la configurazione e terminata e che è necessario prendere nota dell'account di root e di guest e in particolare delle loro password: eduLinux e guest@eduLinux Ovviamente da nessuna parte si specifica che le password su LINUX sono case sensitive (distingue le maiuscole dalle minuscole) e quindi attenzione! (eduLinux è differente da edulinux !) Viene forzato il reboot e la macchina si riavvia con LINUX e si arriva alla richiesta del login.

Entrate come amministratori impostando root come account e eduLinux come password. Provate subito a lanciare Lynx per attivare l'eduLinux LinuxConf module che dopo avervi chiesto account da amministratore e relativa password (sempre root e eduLinux) vi consentirà, dopo che avrete capito come muovervi nell'ipertesto, una più agevole gestione della rete e del sistema Linux (l'approccio è fastidioso ma dopo aver acquisito un certo automatismo con i tasti di scorrimento la velocità di risposta di Lynx, rispetto a quella di Netscape, vi farà preferire il primo. La prima cosa da fare è provare a creare un utente di prova in modo da verificare l'effettivo funzionamento della rete quando avrete realizzato almeno un client con la versione 386. In realtà Lynx consente anche di raggiungere, tramite un'unica pagina, la consistente documentazione di Linux, da "man" agli "HOWTO" (proprio quello che serve a chi conosce poco Linux ma .. ha buona volontà !).

Crediamo che sarebbe stato utile scrivere nelle documentazione che è necessario impostare il comando halt per avviare la procedura di spegnimento senza provocare ad ogni riavvio un controllo del file system (fsck) oppure usare la combinazione ctrl-alt-del. Per la versione 386 si utilizzeranno i tre floppy e quindi il tipo di installazione sarà di fatto via rete. Se non si presentano errori dovuti all'hardware la procedura impiega poco tempo, dopodiché sarà già possibile fare "log-in" , se tutto è corretto con l'account di prova. Se questo non fosse possibile dovrete preoccuparvi.

A noi non è mai successo. Credo che una possibilità da prendere in considerazione possa essere un eventuale cattivo cablaggio della rete. Dovrete entrare come root e con password eduLinux e provare a eseguire il comando: ping 192.168.1.254 per verificare se il server risponde. Se non risponde probabilmente dovrete verificare i cavi della rete! Nel caso dell'installazione della versione 486, la procedura è simile a quella del server 486 fino al momento in cui viene richiesto che tipo di installazione svolgere. Dovrete scegliere client e poi scegliere se base, grafica o avanzata. Noi abbiamo provato quella grafica per tentare l'installazione dell'ambiente grafico di Linux, sicuramente più appetibile dell'approccio alfanumerico.

In quest'ultimo caso dovrete preventivamente disporre il CDrom nell'unità del server altrimenti vi verrà comunicato un messaggio di errore che potrebbe disorientarvi!

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TEMPI DI ACQUISIZIONE

Il materiale necessario è composto da due parti distinte, i file di eduLinux e il CD-rom di Linux vero e proprio. Per quanto riguarda i primi, siccome sono disponibili via web, il tempo necessario è variabile in base alla confidenza con gli strumenti di navigazione, all'abitudine a cercare le informazioni che servono e alla velocità del collegamento Internet utilizzato. I file sono cinque, 2 per i 486 e 3 i 386. Per i primi due file con un collegamento ISDN abbiamo impiegato circa 18 minuti mentre per gli altri due circa 10 minuti.

Per quanto riguarda il CD-rom tocchiamo una delle note dolenti. Poiché era prevista la possibilità di richiedere gratuitamente il CD-rom di Linux, versione 5.2 della distribuzione Red Hat, abbiamo provato a richiederlo via fax come indicato dalle istruzioni. La richiesta è stata fatta il 4 settembre 2000 e a distanza di quattro settimane il CDrom non è ancora arrivato. Naturalmente noi avevamo già la versione 5.2, tra l'altro abbastanza obsoleta perché é stata già distribuita la 6.2 dopo 6.0 e la 6.1. e quindi abbiamo potuto immediatamente procedere come da specifiche (comunque a detta dei progettisti la 5.2 dovrebbe essere l'unica a consentire installazioni su macchine 386/486).

Consigliamo anche di stampare le pagine della sezione documentazione ( una decina di minuti? Dipende dalla stampante!) N.B. : Non fatevi tentare dal scaricare i 3 file 386 su altrettanti f.d. .. non ci stanno e non è la strada giusta!

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TEMPI DI INSTALLAZIONE

Se avete fortuna:

  • Server 486 - circa 40/50 minuti
  • Client 386 - circa 10/15 minuti;
  • Client 486 -modalità grafica - circa 50 minuti

Non abbiamo considerato il tempo necessario per la lettura e comprensione della documentazione che trattiamo in seguito nelle difficoltà incontrate

Abbiamo considerato anche il tempo necessario per creare i 5 floppy disk dai file scaricati dal sito OpenSource, due per la versione 486 e 3 per quella 386, utilizzando l'utility "rawrite" .

Non abbiamo considerato alcuni possibili momenti di riflessione che potrebbero avere le persone che ad esempio non si ricordano se il mouse è sulla Com1 o sulla Com2, se possono o meno modificare il nome host o quello di dominio. Abbiamo considerato che non venga riscontrato alcun problema Hardware, né a livello di conflitti di IRQ né a livello di funzionamento delle periferiche (es. drive CDROM)

Non abbiamo considerato l'eventuale tempo per la preparazione o configurazione della macchina, anche solo

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TEMPI DI AVVIAMENTO

Se avete un minimo di esperienza almeno 1 ora, altrimenti ..? Senza considerare il tempo perso per capire che è necessario lanciare il browser web testuale Lynx (provate un po' a non leggere la documentazione! ), ci vuole comunque un po' di tempo per comprendere all'interno di cosa si è capitati, magari anche per colpa di una poco usuale funzionalità dei tasti cursore.

Una volta che avete capito le potenzialità (l'eduLinux Linuxconf Module) che vi vengono proposte tramite Lynx , crediamo ne sarete abbastanza gratificati tanto da perdonargli l'ipertestualità in ambiente alfanumerico e un certo tempo per digerirlo!. Siccome l'eduLinux LinuxConf Module consente di fare molte cose dovrete capire quali sono quelle indispensabili !

Seppur adeguatamente strutturato un neofita rischia di vagare per un po' senza capire cosa è utile e cosa non conviene andare a toccare. Una volta capito cosa è indispensabile utilizzare di Lynx, grazie alla documentazione o perché avete girato tutte le voci come noi, per provare un minimo di funzionalità di rete dovrete comunque utilizzare: la parte relativa la creazione di account e relative password; la parte di configurazione del modem (se volete sperimentare il collegamento con un provider Internet); e magari anche l'utilizzo dell'unità CDrom per i pacchetti RPM senza dover passare per i comandi riga di comando di Linux. Sarà comunque trascorsa una certa quantità di tempo, anche perché vorrete verificare che effettivamente riusciate a fare "log-in" da una delle macchine sulla quale avete fatto un'istallazione client. Per configurare l'ambiente grafico X, dovrete cercare nella documentazione che è necessario lanciare il comando Xconfigurator.

Se siete client potrebbe non essere stato installato e quindi dovrete lanciare Lynx per installare i pacchetti RPM relativi ai programmi X-windows. Per fare ciò dovrete ragionare sui file proposti nella sezione dei file che iniziano con X (maiuscola che è differente dalla x minuscola!). Poiché il programma Xconfigurator consente di fare delle prove, tenendo conto della risoluzione della scheda video e delle prestazioni del monitor, il tempo passa velocemente. Nel caso riusciate a configurare e ad avviare X, grazie al comando "startx", dovrete anche acquisire una certa familiarità dell'ambiente grafico(menu` contestuale richiamato premendo il tasto sx del mouse, indispensabile per uscire dall'ambiente grafico, scegliendo il comando 'exit'. Per quanto riguarda l'installazione di una stampante . buona fortuna!

Nel senso che ne parliamo nelle difficoltà di installazione ma la difficoltà intrinseca e anche una buona dose di casualità rendono impossibile fare previsioni al riguardo. Per quanto riguarda il modem abbiamo installato un modem a 33.6 kbps, a parte un primo periodo di sconforto perché dopo averlo collegato, dopo aver impostato nella sezione Internet i dati necessari per il collegamento al provider Internet, visto che si citava connessione e disconnessione, abbiamo provato quello che chiunque avrebbe tentato, ossia a richiedere tali funzionalità senza ottenere risultati. Solo dopo un certo tempo siamo capitati nella sezione rete del LinuxConf e nella sezione PPP.. abbiamo impostato i dati necessari per realizzare il collegamento mentre invece da pannello di controllo del LinuxConf ci siamo effettivamente collegati. Non parliamo della comprensione di NFS, di SAMBA etc. ( ma non sono indispensabili, tenuto conto che sul server viene già condivisa, via NFS, la directory /home.

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CARATTERISTICHE HW RICHIESTE

La versione 486 richiede almeno 8 Mb di RAM, un H/D di almeno 200 Mb e drive CDrom e ovviamente di una scheda di rete.

La versione 386 richiede almeno 4 Mb di RAM, un H/D di almeno 20 Mb e di una scheda di rete.

Noi le abbiamo testate rispettivamente con 16 Mb di RAM , un H/D da 540 Mb, un Drive CDrom 16X, una scheda di rete 3Com 509B (il server); con 3,8 Mb di RAM, H/D da 540 Mb e scheda di rete Artisoft AE2 (il client 386 ) e con 7,8 Mb di RAM, H/D da 540 Mb e scheda di rete Artisoft AE2.

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DIFFICOLTÀ NELL'INSTALLAZIONE

Versione 486

Anche se abbiamo qualche esperienza di installazioni siamo riusciti a farci mostrare un messaggio di errore relativo al mount su /dev/hdb perché non abbiamo inserito il cd della Red Hat. Immaginiamo che qualcuno possa rimanere perplesso davanti a una scritta che può essere comprensibile giusto a chi almeno qualche volta ha utilizzato UNIX/Linux.

Al primo tentativo la procedura di installazione si è bloccata inspiegabilmente sulla creazione dei file system su /dev/hda1. Non siamo riusciti a capirne la causa quindi sarebbe ingiusto darne la colpa a eduLinux ma comunque ci è rimasto il dubbio!. A conforto di chi volesse ancora installare eduLinux va riconosciuto che al successivo tentativo il problema non si è più ripetuto.

Volendo fare in fretta, nei pochi ritagli di tempo disponibili, si corre il rischio di recuperare macchine che non si conoscono, delle quali non si è prelevata, sempre che fosse ancora esistente, la documentazione tecnica. Per l'appunto quando la versione 486 cerca di installare X-window viene richiesto su quale seriale è collegato il mouse. Sarà anche una stupidata ma se esistono due porte seriali identiche la scelta della risposta viene affidata all'istinto (Com1). eduLinux richiede un nome di dominio e un nome host, pena la visualizzazione di un messaggio di errore.

Dopo aver riavviato e dopo esserci entrati come root, sebbene la documentazione di eduLinux non contempli la configurazione di X-windows( non capiamo perché?), abbiamo comunque provato a utilizzare Xconfigurator. Il programma di configurazione di X proponeva anche la scheda che avevamo a disposizione, la Cirrus 5429, riuscendo a completare l'installazione correttamente, anche se con una risoluzione di quella massima possibile. In sostanza siamo riusciti a avviare l'ambiente X in modalità SVGA, utilizzando il solito link di avvio di X che si chiama startx . La preconfigurazione di X non prevede di installare GNOME come interfaccia utente e quindi l'ambiente grafico è abbastanza deludente. Però lo sconforto passa subito nel momento in cui provate a lanciare il comando Netscape che, dopo essersi preso il suo tempo, avvia il noto browser web.

Con un poco di fatica siamo riusciti ad accedere all'eduLinux LinuxConf module in una modalità molto più soddisfacente di come proposta e documentata con Lynx. Per ciò che riguarda l'installazione di una stampante dovete arrangiarvi. Nel senso che non esiste documentazione di eduLinux a tal riguardo (ma le scuole non devono stampare?).Dovrete arrangiarvi con la sezione HOWTO ( che potrete richiamare dal Lynx o da Netscape se siete in ambiente X) naturalmente scritta in un inglese tecnico, trovando quello che pensate vi possa servire, comprendendo che è meglio installare la stampante il comando 'control-panel' dall'ambiente X, sempre che sia stato installato il pacchetto RPM apposito (nel caso di un client), sempre assumendo che sia tra quelle previste da Linux, comprendendo infine che la stampa grafica è un'utopia perché i ghost-script per la vostra stampante non funziona (anche se l'HOWTO vi avvertiva che poteva accadere!) e che non avete tirato prima una martellata al CDrom di Linux se proprio volete una stampa grafica potreste prima su file in modalità PostScript e poi lancerete il comando gs più un certo numero di opzioni per riuscire nel vostro intento (stampare una pagina web?). Roba da far rinunciare chiunque!

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Versione 386

Dopo aver installato eduLinux sulla macchina 386 grazie ai 3 floppy abbiamo riscontrato un problema sulla scheda di rete, una Artisoft AE2, che ci ha costretto a variare più volte la configurazione IRQ della scheda prima di trovarne una soddisfacente. Crediamo che una eventualità del genere, tutt'altro che remota, possa pregiudicare i tentativi degli eventuali volenterosi, che avrebbero poco aiuto dalla documentazione. Risolti i conflitti il sistema si avvia, si entra correttamente sia come root che come utente di prova, realizzato sul server utilizzando l'eduLinux LinuxConf module per mezzo del browser Lynx. Subito dopo, cercando di configurare X come abbiamo fatto sul server 486, abbiamo purtroppo scoperto che il sottoassieme di Linux contenuto nei tre floppy probabilmente non aveva neanche installato i componenti minimi di X. Conclusione: un utente normale si ritrova nell'impossibilità di utilizzare l'ambiente grafico X, senza documentazione che lo possa aiutare e quindi con una macchina poco sfruttabile nell'epoca di Internet etc. Ultima nota non siamo riuscite ad accedere, nonostante fossimo entrati come root, dal client all'eduLinux LinuxConf module caricato sul server. Dopo aver lanciato Lynx viene richiesto che utente amministratore siamo e la relativa password, ma nonostante avessimo fornito le stesse che dal server ci consentivano l'accesso, il browser comunicava che non riusciva a raggiungere il server, nonostante la rete funzionasse perfettamente.

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Versione 486 client

Attenzione a rifare il boot, dopo l'utilizzo del primo floppy, senza aver inserito il secondo floppy , quello delle configurazioni vere e proprie. Il sistema non funzionerà correttamente, ma potreste stentare a riconoscere subito il problema, se non quando riproverete a fare l'installazione. (Dovrebbero esistere un controllo sull'inserimento obbligatorio del secondo floppy!). Volendo installare la scheda grafica ET4000 Xconfigurator ci ha dato parecchi problemi perché non trovava il server XF86_SVGA. Nonostante avessimo imposto il suo caricamento via RPM il file non è stato trasferito sul client mentre invece altri programmi non hanno dato problemi. Solo dopo averlo trasferito manualmente, sfruttando la condivisione NFS, siamo riusciti a farlo utilizzare a Xconfigurator, anche se poi il monitor era un VGA puro e semplice e quindi ci siamo dovuti arrendere alla risoluzione 640x480.

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ESISTENZA, QUALITÀ E COMPLETEZZA DELLA DOCUMENTAZIONE

La documentazione, pur pregevole negli sforzi di rendere comprensibile al maggior numero di persone termini e argomenti di reti, manca di una sezione per meglio dire di una documentazione alternativa che possa mettere in grado chi a poco tempo per leggersi e cercare di assimilare la documentazione e chi non ha alcun interesse di approfondire certi argomenti, di riuscire ad installare una rete funzionante anche senza sapere da cosa è costituita Il sito non è male, ma anche lì se esistesse un percorso per neofiti, magari anche un poco imbranati nella navigazione, sarebbe tanta manna, praticamente obbligandolo a scaricare tutto quello che presumibilmente gli dovrebbe servire, compresa una specie di check list magari con risposte suggerite. Non abbiamo però ricevuto una buona impressione dalla sezione FAQ, non c'è niente e quindi è poco utile. Inoltre il sito non

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POSSIBILITÀ DI ASSISTENZA ON-LINE

Esiste un gruppo di discussione ma non abbiamo provato a collegarci visti i risultati già poco incoraggianti dal punto di vista degli utilizzi didattici. A dire il vero le richieste sono state poche ma qualcuno ha sempre risposto!

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COSA NE PENSIAMO

Di difficile valutazione, trattandosi della classica situazione del bicchiere da valutare se mezzo pieno o mezzo vuoto! Secondo noi il progetto in se stesso è molto valido, è abbastanza consistente, è assolutamente condivisibile, ma prima di poter "sfondare" necessita di qualche leggera messa a punto. Non essendo chiare le finalità del progetto (si vuole affrancare la scuola da Microsoft, a prescindere?, o si vogliono fornire degli strumenti utili e con prospettive didattiche adeguate ?) è necessario formulare alcune premesse.

Nel caso della prima finalità, che comunque può essere parzialmente condivisibile, l'esistenza di eduLinux è già una condizione sufficiente alla sua adottabilità. Darà nuova linfa a laboratori comunque poco adatti al mondo Windows e la formazione degli studenti avverrà con un sistema operativo serio. Naturalmente si avrà a disposizione una tecnologia che è assolutamente lontana da quella che ha contribuito all'affermazione di Internet come fenomeno di massa , economico e soprattutto occupazionale.

Nel caso della seconda, invece, diventa discriminante la tecnologia che si intende utilizzare. Se riteniamo che, nell'epoca della New-Economy (giusta o da correggere che sia!), sia molto importante poter formare gli studenti con una didattica legata ad Internet o almeno alla tecnologia di Internet, allora eduLinux non rispetta completamente gli obiettivi prefissati. L'impossibilità pratica di utilizzare ambienti grafici adatti a browser web grafici come Netscape sulla versione per 386, la difficoltà a reperire 8Mb di RAM per la versione 486, la lentezza della versione 486 in ambito grafico, la difficoltà a utilizzare una stampante grafica e ancor più a condividerla in rete per un utente ipotizzato non esperto, alcune sbavature configurative per la rete (routing assente!) e qualche punto equivoco nel modulo per la gestione del sistema operativo e della rete possono costituire un ostacolo difficilmente superabile per le conoscenze medie degli installatori (docenti o tecnici di laboratorio).

A prescindere dalle finalità, la documentazione potrebbe essere migliorata. Introducendo una sezione per l'installazione e la gestione da guidare passo dopo passo, in maniera rigida, e una sezione di maggior dettaglio tecnico, prevedendo ad esempio note per la configurazione dell'ambiente grafico X-window, delle stampanti, dell'avvio di Internet e dell'installazione remota di pacchetti software. Entrando un poco più nel merito, si rende necessario effettuare due diverse e distinte valutazioni del progetto eduLinux, una relativa alla versione per 486 e l'altra relativa a quella per 386. La versione di eduLinux per 486 possiede molte più potenzialità dell'altra. Una volta messa completamente a punto potrebbe anche esser presa in considerazione come possibile soluzione alternativa ai S.O. Microsoft. Sia per coloro che utilizzano ancora il DOS e Windows 3.x (se esistono ancora!) sia per chi utilizza Windows 95/98 senza magari averne una estrema necessità se non per il fatto che o quelli o .. quelli!

La versione di eduLinux per 386 ci ha dato qualche problema in più e la documentazione presente non ci ha aiutato ha tirarne fuori le eventuali potenzialità! Quindi verrà citata più raramente e comunque in maniera esplicita.

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PRO E CONTRO

PRO

  • Semplifica veramente l'installazione e la gestione di una rete di P.C.
  • Una effettiva semplificazione dell'installazione e della gestione di una rete di p.c. anche senza approfondite conoscenze di Linux e di reti TCP/IP.
  • (versione 486) - Si riesce effettivamente a controllare l'installazione remota dei pacchetti (a parte l'installazione del server X per schede SVGA, XF86_SVGA, per il quale non c'è stato verso!)
  • È possibile condividere l'accesso ad Internet tramite un modem collegato al server.
  • La possibilità di riutilizzare con soddisfazione PC obsoleti come i 486 e 386, rispettivamente con un minimo di 8 e 4 Mb di RAM, con un sistema operativo migliore (sic!) del DOS. · Pro: (Versione 486) consente l'utilizzo l'ambiente grafico di Linux (X-Window) all'interno del quale è possibile lanciare programmi grafici come Netscape etc.

CONTRO

  • La documentazione non prevede due diversi percorsi: uno per neofiti assoluti ai quali fornire una guida all'installazione più puntuale e con meno spiegazioni tecniche; una per utenti più smaliziati, riducendo così l'accesso a quella di Linux;
  • Eventuali imprevisti durante l'installazione (e a noi sono capitati!) sono di difficile soluzione per l'utenza media;
  • La documentazione non parla affatto della possibilità di configurare l'ambiente grafico X-windows, né come configurarlo, né come avviarlo, né come utilizzare il mouse, né come chiudere l'ambiente grafico e neppure a come chiudere il sistema. (ma non era rivolto anche ai non esperti di Linux?);
  • La documentazione parla solo del browser testuale Lynx, mentre invece da X-window è comunque possibile fare le stesse cose usando Netscape (molto più lentamente!);
  • Ci è rimasta qualche perplessità sul nome del sito locale dell'eduLinux LinuxConf module, che sembra essere differente da quello assegnato all'host in fase di installazione (viene utilizzato www.scuola.it a prescindere da nome che avete dato al server e ciò può portare a qualche equivoco, tanto più che tutto ciò non è scritto da nessuna parte!);
  • (versione 386) - Fornisce un sistema utilizzabile, nella sostanza, solo in modalità alfanumerica, senza grafica ( ..e già questo dovrebbe bastare per scoraggiare chiunque .. anche quelli che ce l'hanno con Gates!);
  • La normale utenza riuscirà a configurare con difficoltà l'interfaccia grafica utente di Linux su macchine 486 mentre non ci riuscirà affatto con la versione per 386;
  • Anche ipotizzando di arrivare a configurare correttamente la scheda grafica, è abbastanza complicato riuscire ad installare una interfaccia utente sufficientemente amichevole, tipo GNOME che è simile a Windows 9x;
  • Non è detto che sia così semplice trovare macchine 486 configurate con 8 Mb di RAM e tantomeno 386 con 4 Mb di RAM, e che soprattutto abbiano schede di rete;
  • Esistono problemi sul reperimento di schede i rete compatibili ISA e di memoria RAM adatta da mettere su macchine così vecchie;
  • Eventuali problemi di configurazione delle schede di rete possono essere difficilmente risolti personale dotato di sola buona volontà;
  • La conoscenza pregressa di UNIX/Linux diventa necessaria se si vuole configurare stampanti e intervenire su altre problematiche (routine non abilitato);
  • (versione 386- ) Non siamo riusciti a installare remotamente i pacchetti RPM. In conclusione: la fase di installazione può essere considerata positiva perché svincola l'utente inesperto di reti dalla conoscenza di talune problematiche di rete. In realtà la documentazione scarsa pesa molto negativamente sull'accettabilità di eduLinux. È molto grave che non ci sia scritto da nessuna parte che esiste un ambiente grafico, come lanciarlo, come operarvi sopra e come chiuderlo.

REDATTORI

Marco Trebino, docente dell'I.T.I.S. "E.Majorana" di Genova
Massimo Nespolo, tecnico dell'I.T.I.S. "E.Majorana" di Genova

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Last Updated on Wednesday, 26 September 2007 10:04
 
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