Regime dei diritti d'autore sui contenuti del sito |
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Martedì 04 Settembre 2007 09:54 | |||
There are no translations available. I contenuti presenti in questo sito, eccetto dove diversamente specificato, sono rilasciati sotto il regime della Licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Condividi allo stesso modo 2.0 Italia; si riporta di seguito la versione 'commons deed' a scopo informativo, ricordando però che la versione ufficiale delle licenza (valida a fini legali) è quella 'legal code' disponibile all'indirizzo web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/.
Chiunque voglia utilizzare i contenuti del sito è tenuto ad informarsi sui diritti e obblighi derivanti da tale tipologia di gestione dei diritti d'autori. Creative Commons è un progetto sorto nel 2000 con la collaborazione delle Università di Harvard e Stanford con lo scopo di creare delle forme tecnologiche e giuridiche in grado di tutelare gli autori di contenuti prodotti per alcune tipologie di lavori creativi quali siti web, corsi scolastici online, ecc … Sono state rilasciate anche alcune licenze per il software CC-GNU GPL, CC-GNU LGPL. Gli scopi e la struttura delle Licenze di Creative Commons sono ben spiegati nella brochure realizzata da Simone Aliprandi , pubblicata con licenza Creative Commons, e liberamente scaricabile dalla rete. Prima della creazione delle licenze di questo tipo, i contenuti potevano essere accompagnati da due tipi di diciture che corrispondevano a due tipi differenti di "forme di tutela dell'autore". I contenuti che recavano la scritta "All rights reserved" erano (sono) sottoposti alla tutela integrale, nel senso che non possono essere in nessun modo riportati, riprodotti ecc in nessuna forma senza avere il consenso preventivo dell'autore. Al contrario, i contenuti "Public domain" sono di dominio pubblico e possono essere utilizzati in qualsiasi modo senza autorizzazione dell'autore. Le licenze Creative Commons si collocano tutte in una posizione intermedia (pur con gradazioni diverse) tra le due "forme estreme" di tutela dei diritti d'autore suesposte. Esse accompagnano i contenuti con la dicitura "Some right reserved" ad indicare che su quelle opere gli autori si riservano solo alcune delle prerogative che il diritto di autore prevede. I contenuti posti sotto una di queste licenze sono denominati, comunemente Open Content. Il set di licenze "Creative Commons" è attualmente composito. Nonostante la tecnologia messa a punto finora si sia dimostrata di facile utilizzo e sia già stata applicata efficacemente in molti siti, incluso questo dell'Osservatorio Tecnologico, rimangono da definire alcuni aspetti soprattutto di carattere giuridico. Per questo motivo l'ente Creative Commons.org ha creato il progetto iCommons (dove i sta per international) costituito dall'insieme di tutti i gruppi Creative Commons nazionali, sorti in ragione di uno per ogni nazione (i primi sono stati quelli finlandese e quello giapponese). Il loro scopo è quello di verificare la possibilità di realizzare il raccordo giuridico tra le caratteristiche delle licenze "Creative Commons" e le giurisdizioni locali in merito di diritto d'autore. Il gruppo Creative Commons Italia ha realizzato la "localizzazione" ovvero traduzione in lingua italiano e il necessario adeguamento alla normativa nazionale delle Creative Commons. Partner istituzionali del progetto sono il Dipartimento di Scienze giuridiche della Università di Torino e il IEIIT-CNR. Le licenze Creative Commons, sono state progettate in particolare per tutti quei contenuti prodotti e fruibili via web. Per questo motivo c'è grande interesse ai fini di una loro applicazione ai materiali pubblicati dalla scuola e/o da altri enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione in genere. Le licenze Creative Commons, possono essere generate dalle varie combinazioni delle clausole sotto elencate:
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Ultimo aggiornamento Venerdì 21 Settembre 2007 08:09 |