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Home Riuso di PC obsoleti
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Progetto GROSS Genova Riusa Open Source a Scuola Stampa E-mail
Giovedì 11 Giugno 2009 11:19
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Una convenzione tra i Ministeri dei Trasporti e delle Infrastrutture col Ministero della Pubblica Istruzione (siglata alla fine del 2006) ha messo a disposizione delle scuole un consistente numero di PC obsoleti provenienti dagli uffici dei primi due Dicasteri.La notadel Ministero Istruzione del 17 settembre 2007 riportava anche la tabella con le caratteristiche dei PC dismessi e la suddivisione territoriale. Una successiva nota precisava come dopo aver verificato alcuni requisiti, le scuole potessero provvedere, senza oneri, all’installazione del sistema operativo Windows e del pacchetto Microsoft Office (per quest’ultimo dopo il primo anno di uso gratuito la scuola deve pagare un canone annuo di 3 euro per ogni licenza). L’accordo citato non prevedeva alcuna risorsa aggiuntiva per le attività necessarie al riuso 

Si trattava complessivamente sul territorio nazionale di circa 5000 PC con caratteristiche che vanno da vetusti 486 fino a Pentium III 900MHz. Sul territorio della Provincia di Genova sono stati messi a disposizione circa 200 PC dismessi. Dopo una prima selezione del materiale riusabile sostanzialmente utilizzando come soglia minima il PIII 500 con 128 MB di RAM, i Pc donati sono sati accumunabili in due classi di tipologia hardware.

Utilizzare tali PC (non più recenti dei Pentium IV 900MHz) con sistema operativo proprietario avrebbe significato normalmente ripristinare il sistema operativo originario, cioè al più Microsoft Windows 2000. Si sarebbe trattato comunque di una soluzione che avrebbe potuto essere vissuta dai destinatari come di ripiego e che avrebbe costretto le scuole all'uso di software non di ultima generazione. Da qui la scelta  nuovamente di realizzare reti di terminali.  

Il progetto GROSS (Genova Riusa con Open Source a Scuola) è partito dell’esperienza che l’Osservatorio Tecnologico ha maturato in F3S. Le scuole genovesi hanno avuto due possibilità di scelta: reinstallare le versioni di Windows secondo quanto detto prima oppure optare per il progetto di reti di terminali Linux. Per utilizzare la soluzione tecnica già collaudata con F3S era però necessario disporre di qualche PC più recente a cui affidare il ruolo di server. Oltre ai computer dismessi dal Ministero Infrastrutture citati in precedenza si sono usati anchealcuni PC di generazione più recente, in quanto l'utilizzo di hardware obsoleto come thin client è possibile solo se la funzione di server viene svolta da un PC più potente.  

Sempre nell'ottica del riuso, si sono utilizzati, ove possibile, i PC che nel 2005 le scuole liguri avevano ricevuto in donazione dallo stato dopo la sperimentazione dello scrutinio delle elezioni regionali del 2005.

Benché la soluzione tecnica adottata sia sempre quella della rete di terminali, la minore vetustà dei PC da utilizzare come client ha permesso di realizzare delle stazioni di lavoro utilizzabili anche per applicativi multimediali.

Una rete di terminali realizzata con tali caratteristiche consente l'utilizzo dei normali programmi di produttività e di comunicazione ed anche la fruizione di servizi quali lo streaming audio e video ed altri associabili al concetto di Web 2.0.

Senza andare verso utilizzi particolarmente gravosi come giochi 3D, CAD o editing video, l’Osservatorio tecnologico ha “verificato sul campo” che LTSP reagisce in modo accettabile per compiti che sono ormai quotidiani come:

  • gestione di immagini (scaricamento da fotocamera, creazione di album in locale o in rete (Flickr), piccoli ritocchi
  • fruizione di video (YouTube)
  • fruizione di musica online (MP3, radio)
  • utilizzo di sistemi di messaggistica con funzioni avanzate
  • applicativi Web 2.0 ( WebTop, Google Earth, ...) 

L'hardware è a costo zero per le scuole, il software libero impiegato non prevede il pagamento di diritti derivanti dalle licenze d'uso. L'unico costo deriva dal necessario lavoro di preparazione, peraltro necessario anche nel caso di soluzioni alternative.

Per quanto riguarda la distribuzione GNU/Linux impiegata, la scelta è caduta su Sodilinux una distribuzione derivata di Debian e basata sulla giovane, ma innovativa distribuzione Ubuntu, che garantisce aggiornamenti molto frequenti ed eredita da Debian la stabilità del sistema. 

Come nel caso precedente, la possibilità di disporre di PC identici come server porta con sé un ulteriore vantaggio in quanto riduce enormemente i tempi di realizzazione. La realizzazione di reti identiche (o comunque molto simili nella dotazione hardware e software) introduce inoltre delle forti economie di scala, riducendo al minimo tali costi.

Particolare cura è stata posta nella replicabilità dell’esperienza e dunque sulla documentazione che é disponibile per tutte le scuole che desiderano usare queste reti di terminali, ad esempio realizzandole con i PC provenienti dalla stessa convenzione in un'altra regione.

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Marzo 2010 18:46
 
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