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I mattatori dell'open source Print E-mail
Wednesday, 12 September 2007 07:10

Il grosso pubblico ha preso familiarità con il concetto di software libero dopo il successo del sistema Linux, un sistema operativo Unix-like il cui kernel fu realizzato nel 1991 da Linus Torvalds e da un folto gruppo di collaboratori volontari sparsi in tutto il mondo. Questo kernel, in virtù di un set di componenti "liberi" rilasciati sotto la licenza GPL del progetto GNU (Gnu's Not Unix), costituisce ora un software completamente libero. Per estensione e semplificazione il sistema viene chiamato LINUX (più esattamente è il sistema GNU/Linux).

GNU/Linux viene distribuito da alcuni facilitatori commerciali, che forniscono servizi di supporto e package a basso costo, definiti comunemente "distribuzioni".

Gli esempi più famosi e citati di OSS includono, oltre a Linux, il server web Apache [10] che è l'OSS più diffuso, anche in quanto disponibile su vari sistemi operativi: l'ultima rilevazione di Netcraft Web server Survey [11] di febbraio 2003 segnala che Apache ha raggiunto il 66,75% di presenza su circa 35 milioni di siti analizzati.

Da citare, inoltre, BIND, che opera la risoluzione del DNS per l'intera Internet, Sendmail, il più importante e diffuso software di trasposto email su Internet e Openoffice.org, la suite open source di office automation.

I MOTORI DELLA PRODUZIONE DEL SOFTWARE OPEN SOURCE

Le entità che contribuiscono a livello mondiale alla produzione del software libero afferiscono sia al settore pubblico che privato.

Nel settore pubblico, i primi contributori sono stati i laboratori di ricerca e le università, che sono stati poi affiancati dalle amministrazioni centrali e locali. Per un ricercatore di un laboratorio o università, il quadro del software libero permette di diffondere dei lavori innovativi a una ampia comunità o anche di fornire un contributo personale che va ad aggiungersi a un insieme già elaborato. Il contributo del ricercatore resta identificabile e può accrescerne la notorietà. Per le amministrazioni centrali e locali, una delle motivazioni è la messa in opera di interfacce o di strumenti utilizzabili da entità connesse, ma non in rapporto gerarchico

Un fenomeno diffuso nell'OSS è la cosiddetta Advocacy, teorizzata dalle figure di spicco del movimento. Si tratta di una sorta di marketing one-to-one, in base al quale gli utenti dei programmi OSS sono invitati a convincere altri membri del loro collettivo di riferimento a fare altrettanto e ad abbandonare il mondo commerciale. Il software open source costituisce, quindi, un paradigma di sviluppo, di diffusione e di cooperazione nel campo della Information Technology (IT).

Last Updated on Friday, 21 September 2007 07:22
 
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